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il Consiglio di Stato riforma l'ordinanza del T.A.R. Lazio e sospende il provvedimento di consegna di rigore che aveva comportato per un giovane allievo l'esclusione dalla Scuola Sottufficiali Viterbo.

Il Supremo Organo di Giustizia Amministrativa riforma l'ordinanza del T.A.R. Lazio – Roma, che aveva negato al Sig. F.O. di potere rientrare nella Scuola Sottufficiali di Viterbo. Il giovane era stato denunciato alla Procura Militare di Roma per il reato di simulata infermità, nonchè punito con sette giorni di rigore e con l'esclusione dalla Scuola Sottufficiali di Viterbo. Vittorioso di due concorsi per Ufficiale, era stato altresì escluso con separate determinazioni di Persomil. Ottenuta la piena assoluzione in sede penale, aveva chiesto di rientrare alla Scuola, ma si era visto opporre un fermo diniego dall'Esercito Italiano. I provvedimenti sono stati sospesi dal Consiglio di Stato, dopo che anche il T.A.R. Lazio – Sez. 1^ bis – aveva negato al giovane il rientro, sposando le tesi dell'Amministrazione della Difesa.